DEFINIRE IL TO BE

Punti di attenzione e spunti di riflessione

  • Immaginare la trasformazione digitale come opportunità da cogliere e non un fenomeno da «inseguire a tutti i costi» :
    • Il mezzo tecnologico non può sostituire lo «spettacolo dal vivo» che come tale deve essere fruibile «dal vivo» ma può rendere «accessibili» contenuti ad un target che diversamente non potrebbe fruirne.
    • Il mezzo tecnologico può creare prodotti nuovi, partendo dallo spettacolo dal vivo, che permettono un’esperienza immersiva e anche interattiva.
    • la trasformazione digitale non deve essere considerata una mera alternativa all’analogico, ma una risorsa per arricchire e/o differenziare il proprio messaggio creativo, conducendo spesso all’integrazione tra analogico e virtuale, a seconda dei propri valori e delle proprie strategie, così come dei target a cui ci si rivolge.
  • Attuare una trasformazione digitale vuol dire trasformare e arricchire anche la proposta di valore. Si può conseguentemente valutare anche un aumento del prezzo dei biglietti, tenendo però conto che il pubblico sarà disposto a sostenere un costo maggiorato solo se riconoscerà l’arricchimento della proposta di valore. È dunque fondamentale comprendere se ci sia corrispondenza tra i propri obiettivi di innovazione e i bisogni del proprio pubblico.
  • Una maggiore conoscenza degli strumenti digitali e dei loro possibili utilizzi, anche attraverso l’analisi di buone prassi nel settore dello spettacolo dal vivo, aiuta a superare la resistenza al cambiamento e a facilitare il processo di trasformazione digitale.
  • Pur partendo da un’esigenza specifica (gestione, produzione, fruizione), ogni trasformazione va a coinvolgere tutte le dimensioni di un’organizzazione e sarà davvero efficace se terrà conto di ogni prospettiva e ne evidenzierà le implicazioni reciproche.
  • È importante acquisire internamente le competenze necessarie per dominare e utilizzare al meglio la tecnologia.
  • La pianificazione di modalità di produzione, fruizione e gestione digitale ha messo in evidenza l’esigenza di costruire collaborazione e partenariati con altri enti similari, con partner tecnologici, ma anche con potenziali finanziatori in qualità di partner dell’iniziativa, per sostenere l’investimento iniziale: l’investimento tecnologico può comportare costi molto elevati in fase iniziale (acquisto attrezzature, ingaggio professionisti specializzati o acquisizione di nuove competenze), ma è possibile immaginare azioni che riducano da una parte l’impatto dei costi in avvio (condivisione con altri soggetti dell’acquisto o dell’ingaggio di figure specializzate, condivisione di risorse umane strutturate con competenze specifiche) e dall’altra portino nuovi ricavi (messa a disposizione di servizi per altri enti o noleggio delle attrezzature acquisite, pubblicità e visibilità per potenziali finanziatori).
  • Nella gestione dei dati è importate porre attenzione alla privacy, sia da un punto di vista di adempimento normativo, sia dal punto di vista etico, ovvero coerenza tra le finalità e i valori dell’ente e la gestione e utilizzo dei dati per finalità di mercato.

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